sabato 28 maggio 2011

18 giugno 1839 - Emily Bronte

Ciao a tutti!!!
Eccomi alle prese con il mio primo post per questo meraviglioso blog...!!!
Ho pensato di dare inizio alle mie danze con una poesia di un'autrice che amo.
Il mio "rapporto letterario" con Emily Bronte - lei non lo sa... - è iniziato ai tempi delle scuole medie, quando lessi una sua poesia sul libro di Antologia.
Da qual momento non potei non interessarmi a questa malinconica e sensibile scrittrice e inevitabilmente ricercai informazioni su di lei, sulla sua vita e su qualunque cosa fosse uscita dalla sua penna.


La poesia che posto è proprio la prima che lessi di lei e che mi regalò da subito delle emozioni intense: da una parte quella malinconia struggente che un po' mi ha sempre accompagnato - tanto più nei fatidici anni dell'adolescenza!!! - ma dall'altra, quella piccola luce di speranza, il desiderio e lo "sforzo" di trovare un raggio di felicità, anche piccolo, con l'arrivo di un nuovo giorno.


Mese per mese, anno dopo anno,
la mia arpa ha versato un canto triste;
ora una nota vivace la rallegra
e il piacere intona le sue corde.

Che importa se le stelle e il bel chiaro di luna
si estinguono nel grigio mattino?
Sono soltanto emblemi della notte,
e questo, anima mia, è il giorno.

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